1 ottobre 2014

LA MIA INTERPRETAZIONE DEL PUNTO PARMA - 1^ parte


La curiosità verso il Punto Parma era molta, sopratutto dopo aver visto realizzati dei magnifici lavori.

Il punto e l'effetto rilievo che questo fa sulla stoffa rende il lavoro estremamente raffinato, sicuramente molto decorativo, ancorchè semplice.

Posso dire che il testo maestro per quest'arte, che io abbia avuto la possibilità di acquistare e vedere, è "Arte e ricamo a Parma - Motivi ornamentali dei nostri monumenti studiati per l'applicazione al ricamo" edito dal Patronato dei Lavori Femminili Parmensi (la mia naturalmente è una ristampa dell'edizione del 1926 a cura di Manuela Soldi).

All'inizio degli anni '20 venne fondato a Parma il Patronato dei Lavori Femminili Parmensi- presieduto dalla Dott.ssa Bianca Bonfigli Bignotti, associazione emancipazionista che voleva rispondere al problema della formazione delle future maestre che - come da circolare del ministro Gentile del 1925 - non avrebbero più ricevuto nozioni riguardanti i lavori femminili durante i loro studi regolari, sebbene avessero dovuto confrontarsi con l'insegnamento degli stessi verso le alunne delle scuole elementari.

La Prefazione alla prima edizione riporta " la raccolta è stata curata specialmente per venire in aiuto delle giovani maestre e delle aspiranti all'insegnamento elementare, le quali con la legge 6 maggio 1923 si sono viste togliere completamente dallo Istituto Magistrale l'insegnamento del lavoro femminile, e col'ordinanza 21 gennaio 1924 hanno ricevuto dal S.E. il Ministro Gentile un non lieve compito da assolvere col rinvigorito insegnamento del lavoro femminile nel corso superiore della scuola elementare... perciò abbiamo creduto opportuno di volger a beneficio della scuola una parte della nostra attività, e mostrare alle maestre nostre, convenientemente schematizzati, alcuni di quegli stupendi fregi che ornano i monumenti artistici romanici specialmente della città (uno solo dei motivi della raccolta è di Borgo S. Donnino) affinché possano da questi esempi trarre qualche norma e farsi un certo piano di lavoro".





Il materiale adoperato per l'esecuzione è, come regola, una tela di lino greggio a trama regolare e cotone floscio non candeggiato, di varia grossezza; possono andare bene anche la tela di lino bianca e il filato di lino greggio. Il filato impiegato dovrebbe avere una gradazione più chiara o più scura del tessuto impiegato; il colore è poco usato, sempre in una sola gradazione su tutto il lavoro e quello che gode di maggior favore è il marrone scuro.

Il ricamo di Parma è un accostamento di punti - punt'erba, punto stuoia, punto lungo, punto a nodini, punto catenella e punto festone - ma, tranne gli ultimi due che costituiscono il punto Parma propriamente detto, gli altri servono a completare le parti secondarie del disegno (Nuova enciclopedia dei lavori femminili / edizioni Mani di Fata).

Il disegno dovrà essere segnato con tre linee distinte ed equidistanti le une dalle altre di circa 0.5 cm: queste linee saranno coperte tutte a punto catenella, punto che dovrà andare nella stessa direzione della catenella che gli sta affianco; inoltre l'inizio e la fine di una singola catena dovrà essere l'inizio e la fine anche di quelle che si trovano su tutte le altre due file nonostante ci sia ad esempio una piccola curva (quindi la catenella sarà più corta se posta sulla fila più interna e più lunga se posta sulla fila più esterna della curva).Una volta eseguite tutte le righe di catenelle si dovrà dare rilievo al lavoro eseguendo il punto festone, con la costa all'interno delle righe, sul secondo e sul terzo - sul quarto e sul quinto dei sei fili delle catenelle, senza prendere il tessuto che sta sotto. In ogni punto catenella dovranno essere eseguiti tre punti festone.


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