20 ottobre 2014

LA MIA INTEPRETAZIONE DEL PUNTO PARMA - 2^ parte


Si può proprio dire: "piovono catenelle!"... e non solo

Si, questo è il segreto per un Punto Parma d'effetto ma soprattutto regolare.





Ho trovato il disegno su RICAMO ITALIANO n. 87/2012.
Era un lavoro proposto da Ionica Danciu per una tovaglia nella quale i colori vivacissimi (tipici dei ricami tradizionali della Romania, paese d'origine di Ionica) e le forme sinuose del disegno riempite a punto pieno, creavano un ornato ricco e allo stesso tempo equilibrato.

Dopo aver fatto alcune modifiche al disegno, in modo da poterlo sistemare sul mio centro tavola, ho riportato il disegno su carta velina e quindi su stoffa in dritto filo.

Era quindi arrivato il momento più atteso: quello del ricamo. 

Ho preferito usare un filo colorato - ritorto d'Alsazia n. 8 (tranne che nel medaglione centrale dove è stata usata la grossezza n. 12), andando in realtà contro quelle che sono le regole della cromia tipiche del ricamo di Parma.

Da questo punto in poi sono piovute le catenelle, un'infinità di piccole catenelle in fila e ravvicinate le une alle altre. Devo ammettere che durante l'esecuzione del lavoro, alcune lunghe linee le completavo subito con il punto festone.

Pochi altri, e per piccole figure, sono stati i punti utilizzati per questo centro tavola: il punto erba, il punto piatto e il punto avorio riempitivo.





L'esecuzione del bordo a uncinetto era stata precedentemente eseguita da Santina (mani d'oro).


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